Stefano Masiero

Professore all'Università di Padova

24 Marzo, ore 12.00

La riabilitazione in ambiente termale: il ruolo dell’acqua come mezzo terapeutico

La valorizzazione della risorsa Termale con obiettivi riabilitativi rappresenta un evento ancora raro ma di sicuro interesse per la Medicina Riabilitativa e per un possibile sviluppo futuro delle Terme in Italia. Un Centro di Riabilitazione Termale moderno deve essere progettato per permettere l’accesso di soggetti disabili e, allo stesso tempo, offrire oltre ai trattamenti termali classici (fangoterapia e bagni termali terapeutici, ecc.) anche interventi riabilitativi personalizzati. L’esercizio con finalità terapeutiche o chinesiterapia rappresenta il “cuore” dell’intervento riabilitativo e nell’ambito della chinesiterapia la possibilità di svolgere esercizi terapeutici in acqua (chiamata idro-chinesiterapia) può rappresentare oggi una valida ed efficace metodica terapeutica nel trattamento delle disabilità neuro-muscolo-scheletriche. Per idro-chinesiterapia e balneochinesiterapia s’intende l’effettuazione di esercizi a scopo terapeutico immergendo il paziente,  parzialmente o completamente, rispettivamente, in acqua non termale e acqua termale. La balneochinesiterapia permette così di coniugare gli effetti chimico-fisici dell’acqua termale (chiamati anche effetti farmacologici) con i vantaggi del movimento effettuato in immersione.

Il rationale dell’intervento in immersione va ricercata nei seguiti motivi:
1) l’acqua facilita il movimento e le sue proprietà fisiche creano un ambiente ottimale per effettuare l’esercizio terapeutico riducendo o annullando le comuni interferenze del dolore e delle contratture muscolari di difesa;
2) l’acqua rappresenta un ottimo mezzo per facilitare il potenziamento e la tonificazione muscolare;
3) l’acqua può stimolare terapeuticamente i recettori cutanei, muscolari e articolari facilitando il recupero del movimento, dell’equilibrio e della propriocezione.

Tra le principali disabilità di origine neuro-muscolo-scheletriche che trovano indicazione ad essere trattate presso un Centro di Riabilitazione Termale idoneo a svolgere il trattamento riabilitativo in acqua vanno menzionate le patologie di tipo degenerativo-reumatico (osteoartrosi, spondoloartriti, artriti, ecc.), post-traumatiche (fratture, distorsioni, ecc.), post-chirurgiche (artroprotesi, ecc.), e le patologie neurologiche in fase cronica (esiti di Ictus, morbo di Parkinson, ecc.), le alterazioni posturali e funzionali. Per ognuna di queste patologie è richiesto di definire da parte del medico fisiatra uno progetto riabilitativo individualizzato. La relazione affronterà tutti gli aspetti connessi al ruolo dell’acqua (termale) come mezzo terapeutico utilizzabile in ambito riabilitativo.

Professore all’Università di Padova

Il Dott. Masiero, Direttore della Cattedra di Medicina Fisica e Riabilitativa del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Padova, è professore ordinario di Medicina Fisica e Riabilitativa, Università degli Studi di Padova. È inoltre Direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitativa all’Università degli Studi di Padova e Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Riabilitazione Ortopedica dell’Azienda Ospedaliera-Università di Padova.

Il Dott. Masiero è titolare dell’insegnamento di “Medicina Fisica e Riabilitativa” presso l’Università degli Studi di Padova nel Corso di Laurea Specialistica in Medicina e Chirurgia, nel Corso di Laurea Triennale: Fisioterapia e in numerose Scuole di Specializzazione, Master e Scuola di Dottorato. È autore o Co-autore di oltre 250 pubblicazioni su rivista nazionale o internazionale (molte delle quali indicizzate in MEDLINE).

Stefano Masiero

Professore all’Università di Padova